Ho sciato e scalato sulle montagne più grandi della terra per ridimensionare me e il mondo che ho intorno. Per ridurre i miei bisogni. Per ritornare a casa dopo ogni avventura diventando un’altra persona. Mi piace imparare cose nuove, osservo e prendo nota di quello che mi circonda e cerco di farlo mio rielaborandolo e condividendolo in nuovi progetti. L’esplorazione è scoperta e condivisione. La dedizione con cui scalo le montagne è la stessa che metto in campo in ogni progetto di lavoro: ogni inizio, è un avventura.
The reason why I climb mountains is to understand. I climb and ski big mountains to resize myself and resize the world around me. To reduce my needs. To return back from my adventures and be another person. I like writing and to learn, so I take note of what I see around me, then I share my visions. Exploring is discovery and sharing. At least, for me.
Autore e giornalista.
Brand storyteller.
Esploratore del mondo e degli animi.
Dal 1998 sono un atleta del Global Team The North FaceSki-Mountaineer and Alpinist.
Ho organizzato e partecipato a spedizioni in Nepal, Pakistan, India, Alaska, Nord America, Sud America, Africa, Nuova Zelanda, Giappone, Korea, Kazakstan, Kirghizystan, Norvegia, Svezia, Finlandia, Isole Svalbard, Artide, Antartide.
THE NORTH FACE – STORY.teller YearBook 1# e 2# Ideazione, produzione, coordinamento e direzione editoriale.
A partire dal 2009, in prosecuzione della mia attività di atleta sono stato fondatore di STORY.teller Collective insieme a Matteo Vetorel e a Damiano Levati. Per conto di The North Face, in supporto e affiancamento di alcuni atleti del Global Athlete Team mi sono occupato di storytelling, direzione editoriale e produzione di contenuti di testo, foto e video. I ruolo dello STORY.teller Collective era garantire supporto logistico e tecnico alle spedizioni alpinistiche, coerenza del messaggio dei contenuti prodotti con i valori del brand e con gli obiettivi della comunicazione.
In particolare il mio ruolo all’interno dello STORY.teller Collective ha avuto a che fare con la scrittura, la narrazione, la messa a punto dei soggetti e dei progetti di narrazione on line e off-line; la guida e il coaching di altri atleti e/o fotografi prima o durante la produzione di contenuti nei luoghi remoti della terra, nel corso di spedizioni alpinistiche o di esplorazioni sportive.
Direzione editoriale di Rouleur Italia.
Autore e giornalista per Rouleur (edizione in lingua inglese) e Volata (edizione in lingua spagnola).
Ideazione, produzione e scrittura di progetti Explore (experience & adventures) e Desire (brand contents).
Il progetto della rivista Alvento è nato sui sedili posteriori di una ammiraglia del servizio corse neutrale Vittoria al Giro d’Italia 2015. Per tre anni ho lavorato all’idea mettendo a punto il progetto, la linea editoriale e cercando un editore.
Alvento è una parola usata frequentemente nel gergo dei ciclisti, ha un duplice significato: uno più ardimentoso ed eroico, teso alla fuga e alla proiezione verso l’avanti; e uno più modesto e ironico, constatazione delle difficoltà e della solitudine che generalmente accompagna i più tenaci tra gli ultimi, quelli che non si arrendono mai.
“Alvento, o ci vai o ti ci lasciano” – scrivevo nel primo editoriale della rivista, con la rivista mi sono accadute entrambe le cose: ho sperimentato la gioia profonda di una comunità di praticanti che si si riconosce in una idea e si aggrega con entyusiasmo, e la delusione dell’esclusione.
Nel luglio 2018 il primo numero di Alvento è arrivato in edicola. Fino al febbraio 2020 mi sono occupato della direzione editoriale e della produzione dei contenuti, portando in edicola 9 numeri della rivista, che è oggi un bimestrale.
La mia collaborazione con la casa editrice Mulatero si è conclusa nel Febbraio 2020.